giovedì 2 maggio 2013

LA RIFORMA PROTESTANTE

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LA RIFORMA PROTESTANTE

Date da ricordare

1517 – Martin Lutero, monaco agostiniano, affisse (cioè attaccò) sulla porta della cattedrale di Wittenberg, le 95 tesi che contestavano la Chiesa cattolica ed alcune sue abitudini (es. la vendita delle indulgenze).
1529 – i principi e le città fedeli a Lutero presentarono una “Protesta” contro la decisione dell’imperatore Carlo V che condannava la riforma religiosa. Per questo si parla di riforma protestante e di protestantesimo.
Dal 1545 al 1563: sono gli anni in cui si tenne il cosiddetto Concilio di Trento. In risposta alle critiche della riforma luterana, si riunirono i religiosi più importanti per stabilire i fondamenti della dottrina cattolica.

Le cause della riforma protestante

- Il potere temporale della chiesa (possedeva e amministrava territori e beni immobili, cioè edifici, ed esercitava un potere politico)
Dall’epoca paleocristiana (cioè negli ultimi secoli dell’impero romano) al XVI secolo, la Chiesa si era organizzata come uno stato regionale (comprendeva Lazio, Umbria, Marche, Emilia).
Il papa, infatti, si comportava come un sovrano.
Ad esempio, il papa si era occupato di lotte fra Comune e Impero, per salvaguardare i suoi interessi materiali; era intervenuto nella questione dell’ordine francescano; incoronava gli imperatori; possedeva un esercito.
- Scarsa attenzione alla cura spirituale dei fedeli.
Il papa, invece, non si occupava del fatto che sacerdoti e frati, spesso, erano ignoranti e interessati solo ai beni materiali. Anche i vescovi erano in gran parte uomini politici interessati solo ad arricchirsi con i beni della Chiesa.
- La vendita delle indulgenze.
Significa che i fedeli potevano, pagando una somma di denaro, diminuire il tempo che, una volta morti, avrebbero passato in purgatorio per arrivare prima in paradiso. Il denaro così raccolto, in realtà, serviva al papa per sostenere le spese per la costruzione della basilica di San Pietro.
Lutero diede avvio alla riforma protestante proprio contestando la pratica della vendita delle indulgenze. Questa condanna delle indulgenze fu spiegata da Lutero nelle 95 tesi che affisse sulla porta della cattedrale di Wittemberg nel 1517. Le tesi affermavano che il papa non poteva cancellare nessuna colpa e quindi mettevano in discussione l’autorità del papa.

Le basi della dottrina luterana

Al centro del pensiero di Lutero c’è il rapporto tra l’uomo e Dio. L’uomo può superare il peccato solo attraverso la fede, che è un dono di Dio. Le opere e le buone azioni, che nella visione cattolica portano alla salvezza, non servono quindi per guadagnare la vita eterna.
Dato che l’uomo trova la salvezza nella fede, i sacerdoti, intermediari tra l’uomo e Dio, non servono.
Tutti i cristiani quindi possono leggere e interpretare direttamente le Sacre Scritture, come se fossero sacerdoti. Sono previste comunque delle guide, cioè delle persone esperte di Bibbia che hanno solo il compito di aiutare i fedeli a interpretare le scritture. Queste guide si chiamano Pastori e si possono anche sposare.
Gli unici sacramenti validi sono il battesimo e l’eucarestia.

Le prime conseguenze della Riforma luterana

Il protestantesimo dilagò nella Svizzera tedesca e nei Paesi Bassi.
Ben presto si trasformò in una rivolta politica.
Si ribellarono i nobili per arricchirsi coi beni del clero.
Si ribellarono i contadini per liberarsi dagli obblighi feudali verso i signori laici ed ecclesiastici.
I principi tedeschi reagirono schiacciando nel sangue queste rivolte.
Anche Lutero condannò duramente queste rivolte.

La riforma cattolica o Controriforma

Come reagì la chiesa cattolica di fronte alla spaccatura provocata da Lutero?
Reagì attraverso una riforma cattolica che doveva sanare la vita religiosa, attraverso il recupero dei valori evangelici.
Alcuni di questi riformatori pensavano che ci si dovesse riconciliare (mettere d’accordo) con i protestanti.
Prevalsero, però, i riformatori che consideravano i protestanti degli eretici e che volevano difendere l’ortodossia (cioè la “giusta dottrina”) della chiesa cattolica, senza cedere di fronte alle richieste del movimento protestante.

Il Concilio di Trento

Con l’obiettivo di rinnovare la dottrina della Chiesa cattolica, si tenne a Trento, tra il 1545 e 1563, con varie interruzioni, un concilio.
La linea dei riformatori che volevano riconciliarsi con i protestanti fu respinta.
Il concilio stabilì, invece, i seguenti punti:
1.      la salvezza avviene sia attraverso le opere, sia attraverso la fede (per i protestanti, solo attraverso la fede)
2.      l’interpretazione delle Sacre Scritture rimane affidata ai religiosi (per i protestanti, i fedeli possono interpretare liberamente la Bibbia)
3.      tutti i sette sacramenti restano validi (per i protestanti, valgono solo il battesimo e l’eucarestia)
4.      si istituisce l’Indice dei libri proibiti un catalogo di tutte le opere considerate pericolose, che un cattolico non può leggere o possedere
5.      si riorganizza il Tribunale dell’Inquisizione, per perseguitare gli eretici
6.      si istituiscono seminari per educare il clero

La Compagnia di Gesù

La Compagnia di Gesù era un ordine religioso, fondato nel 1539 dallo spagnolo Ignazio di Loyola. I suoi membri ricevevano un’educazione molto rigida e dovevano obbedire ciecamente al papa e ai loro superiori. Essi avevano l’importante funzione di istruire ed educare i giovani. Furono, inoltre, confessori di sovrani, magistrati presso l’Inquisizione e svolsero un’intensa attività missionaria nei paesi extraeuropei, come Asia e America.

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